sabato 20 aprile 2013

Gru origami


Le mie gru








La Gru - simbolo di pace per tutti i popoli del mondo

In origami, la forma base della gru, o tsuru, viene usata come partenza per la realizzazione di molte figure. Realizzata per augurare ogni bene agli ammalati ed a chi deve affrontare una dura prova, la gru la si può piegare per se stessi, per gli altri o per offrirla agli dei, nella speranza di veder esaudite le proprie preghiere. 
Regalare una gru significa augurare 1000 anni di vita.  
Piegare le mille gru è segno di un sincero interesse per il destinatario, perché occorre bravura, tempo e dedizione per piegarle tutte. Regalare mille gru ancora oggi significa: “ho pensato a te per tutto questo tempo, sei importante”.
Alla tradizione della piegatura delle mille gru è legato un episodio risalente alla seconda guerra mondiale.
Sadako Sasaki era una bambina che nel 1945 aveva due anni, abitava con la sua famiglia a circa un chilometro dal punto su cui venne sganciata la bomba, e rimase miracolosamente illesa. Ma nel 1955, all’età di dodici anni, Sadako si ammalò di leucemia a causa degli effetti delle radiazioni di cui la zona rimase (ed è tutt’oggi) contaminata per effetto dello scoppio nucleare.
Sadako era piena di voglia di vivere, e nelle lunghe giornate in ospedale si dedicava a costruire, con le scatole delle medicine e con qualunque altro frammento di carta avesse a portata di mano, piccoli origami raffiguranti ben auguranti gru. Ne aveva composte più di milletrecento quando dopo otto mesi di malattia, la mattina del 25 ottobre 1955, i suoi sorrisi e la sua voglia di vivere smisero di animare la piccola stanza d’ospedale.
Da quel giorno migliaia e migliaia di gru di carta, di tutte le dimensioni e di tutti i colori, prendono continuamente forma dalle mani dei bambini e di tutti gli abitanti di Hiroshima, e vanno a costituire ghirlande, disegni, composizioni di ogni tipo che vengono utilizzate al posto dei fiori per onorare tutti i luoghi della memoria: una miriade di piccole gru che vengono spedite alla città di Hiroshima anche da tutto il mondo, e che nelle semplici ed accurate pieghe delle loro ali tengono ancora oggi in vita l’incredibile vivacità di Sadako e i suoi sogni colorati.
In ricordo di tale atto di speranza nel Parco della Pace della città si trova un monumento, dedicato a tutti i bambini vittime della bomba atomica, raffigurante Sadako a cavalcioni di una bomba nel gesto di innalzare al cielo una gru di carta. Ai suoi piedi, migliaia di ghirlande di gru donate dai visitatori 
Per questo motivo, l’origami della gru, è stato elevato a simbolo di pace e fratellanza per tutti i popoli nel mondo.

2 commenti:

  1. mi ricordo la storia di sadako ancora dai tempi della scuola elementare...bellissimi i gru..anche le foto...T.

    RispondiElimina